mercoledì 9 settembre 2009

Aiku di Stagione

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ESTATE



Nella gabbia del pavone
Solitudine….
e bellezza



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La scìa di un jet
ha distinto il cielo in due parti,
ma è già scomparsa



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Piccola falce di luna
che sorgi al tramonto.
Dopo una giornata a falciare sul campo,
mi ricordi
….che sono un poeta





AUTUNNO


Tra la nebbia
indovino i contorni
di ciò che mi è consueto



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Sull’alto dell’albero
mi tendo
a cogliere, lontana,
l’ultima oliva



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E via, e via, come onde,
partono i cerchi
dal punto in cui il sasso ho gettato nell’acqua.
In ogni direzione corrono
Ad avvertire i sassi della riva
che il loro compagno non è più.
Riposa ormai nell’al di là,
il mondo ignoto
dei sassi del fondo.



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Grande perla del cielo,
e’ piena la luna,
tondo il suo cerchio.
Con grida acute
la chiama la civetta



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Nella nebbia tutto è fermo,
anche i colori.
Oscilla un ramo
Come le mie decisioni…
….sospese








INVERNO


Dopo le urla ventose dell’autunno,
di silenzio
restan vestiti gli alberi



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Pensieri, risentimenti, progetti
Si accavallano mentre raccolgo i sarmenti.
Poi il volo d’un passero mi ferma
e vedo:
un pazzo che si muove nella nebbia



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Mille stelle limpide puntellano
il nero ghiacciato della notte,
ferma.
Sospesa sopra la neve



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Frigge la luce
sui blocchi di brace
Fuori ulula al buio
un vento nevoso.
Resterò qui a soffiare…
perché non si spenga



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Seduto in silenzio
seguo la marea aerea
di questo vento
che non si dà pace,
ed espira ed inspira,
come risacca



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Sul cielo livido
si tende, artiglioso,
un ramo.
Stagione senza foglie



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Sulla cima del pino
saltella
Saggia due tre rametti – è un passero.
Poi vola via



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Rigidezza, solidità….
Forse che il ghiaccio piangerà
a primavera,
nello sciogliersi?



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Aprendo gli occhi, stamattina,
guardo dietro ai vetri
i rami incrociati dei cedri,
scarabocchi neri, arzigogoli del risveglio
tra me e il cielo



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Celeste e pungente il mattino invernale
Inizio la mia giornata mentre
la lastra di ghiaccio
è bagnata dal sole




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Avventato, temerario…
ad invocare la Primavera
fiorisce il mandorlo






PRIMAVERA


Lo scheletro del mandorlo
si popola di gemme.
Non finirà mai




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Un attimo di pausa alla finestra
per mezza tazza di tè:
anche la gallina è seduta
a guardare il tramonto




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Una goccia si è tuffata nel lago
a descrivere la superficie
con mille cerchi.
Aiku concentrici d’acqua




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Nuvole nel cielo
Sul pavimento
riconosco che è uscito il sole
Perché sono netti
i disegni delle ombre




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Neve in Aprile.
Sicurezze ed abitudini
vacillano
alla tramontana della vita








FUORI STAGIONE







Solitudine
Aspettando qualcuno che
mi telefoni
e mi riempia la vita
come un bicchiere di vino,
di brillante pienezza,
e di ebbrezza,
e che subito è vuoto,
lasciando un fondo opaco,
dal sapore di….
Solitudine
Aspettando qualcuno che….




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Malditesta,
sul treno
più veloci corrono i pensieri




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Semplicemente non suona
la musica tranquilla
del silenzio




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Breve come un aiku,
di un’istantanea emozione…
ha già detto troppo








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