mercoledì 9 settembre 2009

Trekking in Helambu - 3




31-1-08
La notte è stata dura: freddo e difficoltà a dormire, come capita spesso a causa dell’altitudine.
Ma la mattina veramente una gran vista delle montagne all’alba.

Veramente ho approfittato della presenza di una guida nepalese che ha svegliato il suo cliente tedesco che dormiva nella stanzetta accanto alla mia per dirgli di alzarsi e non perdersi la vista delle montagne perché presto le nuvole sarebbero salite dalla valle e le avrebbero coperte (in effetti può anche capitare da queste parti di passare giornate intere sotto queste cime altissime e non vederle mai).
Così anch’io mi sono alzato, sfidando il freddo (questa guida diceva -22 gradi, ma a me pare un po’ troppo) che tanto avrei dovuto affrontar comunque dopo un po’, e decisamente ne è valsa la pena.

Ancor più importante la presenza di questa guida è stata per il percorso di oggi da Tarepathi a Malemchigaon perché il sentiero, tutto ripido e in discesa dentro al bosco, sarebbe stato impossibile da individuare dopo la nevicata di ieri, con la neve che arrivava a mezza gamba. Per cui devo ammettere che solo seguendo le tracce lasciate dal tedesco e la sua guida – partiti prima di me - ho potuto raggiungere la meta di oggi ché altrimenti sarebbe stato impossibile e sarei dovuto rimanere minimo un giorno in più nel lodge di Tarepathi – il cui gestore peraltro mi stava pure piuttosto antipatico, per non parlare del freddo e dell’altitudine. Per cui, grazie alle guide e ai tedeschi che le pagano!



La discesa è stata una specie di estasi fotografica in cui me la sono presa molto comoda fermandomi mille volte, anche se brevemente, a godermi il paesaggio ed i particolari delle forme che alberi e foglie prendevano con la neve e a cercare di fissarli nelle foto.
Scendere nel bosco con la neve alta senza vedere cosa c’è sotto significa stare sempre molto attenti a dove e come si mettono i piedi e spesso anche scivolare. Per cui è stata una giornata molto concentrata, molto fisica, della quale non mi rimane molto da mettere in parole.
Per cui anche per oggi lascio spazio alle immagini e ancora a qualche aiku.











Il sentiero è sommerso
Bisogna scavarlo nella neve
Come il motivo per cui sono qui




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Un passo più lento.
E’ la riccheezza che voglio permettermi:
Adesso!





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Potrebbe essere anche tardi,
ma voglio fermarmi ancora
a scrivere un aiku
sotto i fiocchi di neve.