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ATTACCAMENTO
Ogni giorno ci sediamo,
soli con la nostra fede.
Eppur non lasciamo la compagnia
del nostro attender la campana.
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STELLA DEL MATTINO
La casa è silente,
le mura sempre là,
mentre la luce si diffonde tutt'intorno.
Tutto sta per cominciare
questo nuovo giorno come ogni giorno pieno
di sottaciute meraviglie,
di invisibili sorprese.
Tutti ancora dormono.
Mentre faccio zazen
sorge una poesia.
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Di momento in momento
la mente che (non) concilia gli opposti se ne va.
Tutto passa, tutto cambia
E solo rimane
l’Eterno Movimento
ben radicato sul posto dove
son seduto immobile.
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In questa sera inquieta
anche l’albero parla,
a folate,
nel vento dei miei pensieri.
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Due cornacchie che discutono,
il rumore di un aereo,
giochi d’ombre sul terreno,
vento tra le foglie
e le stelle
invisibili di giorno.
Tutto è presente insieme
a questo corpo seduto e la sua mente
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Il vento che corre
nel bosco suggerisce
che il pensiero è puro movimento:
l’incessante prender forma e disapparire
delle cellule, della vita,
di stelle, montagne e idee.
Così, dentro e fuori dallo specchio
tutto germoglia,
le foglie cadono
e si spazzano via.
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Grazie a questi mille libri,
a un’odissea d’intelletto,
ho trovato che la verità vive in pancia.
Me lo ha detto il silenzio,
come un suono d’altra riva,
che non avrei ascoltato
al di qua di questo oceano di parole.
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Sul silenzio della notte
ricama un usignolo.
L’ascoltano le noci
stese ad asciugare.
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Seduto
Con le noci stese ad asciugare
Condivido il loro silenzio
e la solidità di queste assi.
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A volte pace, luce
buca le nubi della confusione.
Oasi di serenità
tra pretese di chiarezza.
Non è una risposta
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Canti di rane, d'uccelli e di cicale,
frusciar di foglie
e i ricordi di ieri
fluiscono tra le narici
mentre osservo il respiro.
Sul corpo solido come una montagna
soffia il vento dell'estate.
Simili a muri di sabbia
immersi nell'acqua
le creazioni del pensiero
si sciolgono alle onde della vita.
E non c'è una cosa che sia ferma,
seduto immobile in questa mezz'ora senza tempo
di zazen.
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Stamattina ho fatto una buona meditazione
Mentre fuori il vento soffiava,
la pioggia batteva
e il lavoro aspettava.
Ed io
contento
di stare qui seduto.
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lunedì 5 aprile 2010
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